Differenziale monoblocco puro e accoppiato
Domanda
Ciao a tutti, scusate la domanda che può essere "ignobile":
c'è differenza tra abbinare ad un magnetotermico un blocco differenziale o un differenziale puro?
Grazie
Risposta dell'esperto
Faccio una premessa,
gli interruttori differenziali esistono di due tipi: puri e impuri. Scherzo, ci sono i puri e ci si sono i differenziali magnetotermici.
Questi ultimi possono essere:
-monoblocco (il costruttore li realizza già così)
-accoppiati (il costruttore accoppia un MT e un DIFF e vende già l’accoppiamento)
-accoppiabili (il costruttore realizza dei differenziali puri da accoppiare agli interruttori MT)
L’ho semplificata molto, ma ho reso il concetto.
Che poi alcuni costruttori nel caso 3 decidano di accoppiare il differenziale a destra o a sinistra del MT, poco ci importa. Ci sono varie norme del CEI comitato CT 23 che trattano i differenziali puri o quelli accoppiabili ai dispositivi di protezione dalle sovracorrenti.
Ma sono norme di prodotto.
La CEI 64-8 prescrive di proteggere i differenziali dalle sovracorrenti.
Le sovracorrenti si suddividono in sovraccarico e cortocircuito.
E quindi ora dobbiamo chiederci se un differenziale puro è sempre protetto oppure no.
La differenza sostanziale tra il differenziale puro e quello accoppiato/accoppiabile è che il differenziale puro va protetto facendo attenzione ai dispositivi di protezione che si installano a monte (ed eventualmente a valle), mentre il differenziale accoppiato/accoppiabile è fatto in modo da essere protetto dal MT accoppiato.
Ad es. un differenziale puro accoppiabile da 32A non deve poter essere accoppiato ad un MT da 40 A ed oltre perché altrimenti non sarebbe protetto.
In definitiva: mentre il differenziale accoppiato ha la protezione contro le sovracorrenti coordinata con il suo magnetotermico, non è detto che quello puro non accoppiato ce l’abbia altrettanto.
Perciò tu puoi installarlo, ma devi verificare che ci sia questa protezione.
Per quella contro il sovraccarico è abbastanza semplice perché è sufficiente che la corrente nominale del magnetotermico non sia superiore a quella nominale del differenziale (es. differenziale da 25 A e magnetotermico non superiore a 25 A).
Per la protezione contro il cortocircuito è un po’ più complesso e devi quindi verificare cosa ti dice il costruttore dell’interruttore.
E attenzione perché devi sapere sia la corrente di corto verso terra che quella tra i conduttori attivi.
Sarebbe tutto molto più semplice sostituire l’intero interruttore con un MTD.
Così facendo eviterai di dover fare le valutazioni sopra e di doverle dimostrare in caso di contestazione.
