Nuova 64-8, quello che nessuno ti dice

Preparati perché questo è probabilmente il testo più importante che leggerai in questo momento.

Ti sto infatti per illustrare le modifiche portate dalla nona edizione della CEI 64-8, la norma più importante per l’elettricista, quella che io chiamo la Bibbia degli impianti elettrici.


Se ti stai chiedendo perché è così importante conoscere alla perfezione questa norma, ti rispondo subito.

Realizzi un circuito prese? Devi applicare la 64-8.

Realizzi un impianto di illuminazione? Devi applicare la 64-8.

Installi un impianto di allarme intrusione? Devi applicare la 64-8.

Cabli un impianto TV? Devi applicare anche la 64-8.

Insomma, qualsiasi impianto tu faccia, oltre ad applicare le relative norme specifiche, devi applicare anche la norma CEI 64-8.

La CEI 64-8 riguarda tutti gli impianti elettrici fino a 1.500 V in corrente continua e fino a 1.000 V in corrente alternata.

In realtà prossimamente cambierà nome e si chiamerà solo: “Impianti elettrici di bassa tensione”, ma questa modifica è la meno importante di tutte. Le modifiche che troverai nel testo della norma, in certi casi cambieranno radicalmente ciò che eri abituato a fare fino ad oggi.

Non puoi farti chiamare “elettricista” se non conosci questa norma.

Perché? Bè, te lo dico subito!

Saprai benissimo che il neutro deve essere di colore blu e la terra di colore giallo/verde. Ti sei mai chiesto perché? Perché te lo prescrive la CEI 64-8.

Qual è la sezione minima dei circuiti di energia? Se hai pensato che è l’1,5 mm2 hai risposto in maniera corretta. Ma sai da dove deriva questa prescrizione? Esatto… dalla norma CEI 64-8.

Come hai appena visto questa norma racchiude tutte le principali prescrizioni sull’esecuzione degli impianti elettrici e quindi è essenziale come il cacao per il cioccolataio.

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Prima di iniziare a esporti i principali cambiamenti normativi, mi presento: mi chiamo Alessio Piamonti e sono devoto al settore degli impianti elettrici dal lontano 1999.

Mi occupo di progettazione di impianti elettrici, faccio parte dei CEI e, dedicandomi alla formazione specifica per gli elettricisti, sono qui per tenerti aggiornato in tempo reale sugli aggiornamenti normativi.

La mia più grande fortuna è stata quella di iniziare la mia carriera lavorativa come elettricista e quadrista e poi come manutentore elettrico. Questo mi ha permesso di capire gli aspetti pratici e di poterli applicare alla progettazione.

Stando poi a stretto contatto con il cantiere mi sono accorto che ci sono invece tanti, troppi, burocrati che non hanno mai messo i piedi fuori dalla scrivania e che tentano inutilmente di spiegare le norme agli elettricisti.

Finiscono poi per fare esposizioni noiose e solo teoriche. La nostra formazione è differente ed ecco perché ti elencherò alcuni dei cambiamenti principali senza annoiarti con inutili tecnicismi incomprensibili.

Questa è una veloce carrellata di alcune novità che approfondiremo meglio in altri contenuti dedicati.
Intanto preparati a scoprire questi importanti cambiamenti che devi assolutamente sapere in quanto hanno un impatto non indifferente nel tuo lavoro di elettricista.

Il mio scopo è quello di farti restare aggiornato e darti così modo di fare scelte intelligenti a seguito della pubblicazione della nuova norma CEI 64-8.

Sapere come è cambiata una norma, ti farà evitare di comprare del materiale che poi non potrai utilizzare, o che utilizzerai più difficilmente, oppure potrai evitare di sperperare denaro comprando strumenti di misura di cui potresti farne a meno, ecc…

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Intanto lasciami dire che la CEI 64-8 quest’anno compie ben 40 anni! Essendo entrata negli “anta” dovrebbe avere una certa esperienza.

La prima edizione risale infatti al 1984.

In questo caso l’età della norma non corrisponde tuttavia ad una maggior saggezza.

Forse ti sarà capitato di vedere alcuni miei video in cui ho espresso il mio disappunto per alcuni dettagli che a mio avviso non vanno proprio benissimo. Come ad esempio la mancanza della definizione del conduttore di fase.

Com’è possibile che in una norma così importante non ci sia questa definizione?

Per fortuna il CEI ha accolto i miei dubbi in merito e sta raccogliendo i consensi per inserire nella norma la definizione che ho proposto.

Tralasciamo questo aspetto e partiamo a tutto gas con ciò che è cambiato con la nona edizione della CEI 64-8.

Mettiti comodo e preparati a spararti questa carrellata di informazioni!

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  • Sono state fatte piccole modifiche alla parte 1, che è l’oggetto e lo scopo della norma e alla parte 2, ovvero la parte relativa alle definizioni.


Queste due parti sono importantissime perché indicano i casi in cui si applica la norma e le definizioni dei termini che vengono utilizzati nel testo. Vi troverai indicazioni sulle caratteristiche e sulla scelta delle apparecchiature elettriche che devi installare nell’impianto.
Ad oggi nella norma ci sono ancora diverse inadeguatezze da sistemate, ma tranquillo perchè ci sto lavorando. Anche se non è semplice cercherò in tutti i modi di fare sistemare al CEI queste imprecisioni.

Siccome le modifiche di queste due sezioni non sono tantissime, in questa fase non le tratterò e andrò oltre. Se mi continuerai a seguire da vicino, avremo modo di tornarci sopra e scendere nei dettagli di ciò che è stato modificato nell’ultima edizione normativa per permetterti di applicare correttamente la 64-8.

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  • Sono state apportate alcune modifiche alla parte 3, quella sulle caratteristiche generali degli impianti. La parte 3 contiene anche il capitolo 37, ovvero quello sulle dotazioni minime impiantistiche (i livelli dell’impianto elettrico per capirci).


Quando uscì l’ottava edizione della CEI 64-8 feci una raccolta di consensi per cercare di sistemare quello che a mio avviso non era stato scritto in modo adeguato (e fidati che nel capitolo 37 ce n’erano tante di cose che non andavano bene!).

Qualcosa è stato sistemato e qualcosa no, come nel caso della tabella indicante le dotazioni minime.

Questa riportava un’indicazione del tutto sbagliata, ovvero stabiliva che per raggiungere il livello 1 veniva richiesta l’installazione della STOA. Ma è una cagata richiedere la STOA! Se non ricordi cos’è la STOA te lo dico subito, è la scatola di terminazione ottica d’appartamento (il punto in cui attestare le fibre ottiche). Fondamentalmente veniva chiesto di mettere questo componente anche se l’edificio non era raggiunto dalla fibra ottica. Il che non ha molto senso ma non solo…

All’epoca della pubblicazione della precedente norma CEI 64-8 (anno 2021) erano in vigore (o stavano per andare in vigore) delle leggi con valore superiore alla norma. Ebbene, queste leggi imponevano di installare il QDSA, ovvero il quadro di distribuzione dei segnali ottici d’appartamento (il centrostella dal quale partono gli impianti di comunicazione elettronica come TV, Telefono, ecc.)

Perché scrivere nella norma che ci voleva la STOA quando delle leggi richiedevano il QDSA?!

Ho fatto presente che sarebbe stato meglio scrivere di predisporre il QDSA tenendo lo spazio disponibile per installare poi in futuro quello che sarebbe servito.

Le tubazioni in partenza da questo QDSA le avresti predisposte per la fibra e intanto ci avresti fatto transitare i cavi dell’impianto TV (o di qualsiasi altro impianto di comunicazione elettronica). Poi in un futuro, quando alla TV ci si porterà la fibra ottica, eliminerai il cablaggio con il cavo coassiale mettendoci il cavo in fibra.

Ma nel frattempo perché non predisporre già il QDSA come veniva richiesto dalle leggi?!

Ancora una volta avevo ragione ed oggi il CEI, dopo 3 anni, ha indicato di predisporre il QDSA per realizzare almeno il livello 1 come avevo detto già io all’epoca.

Non serviva ad una cippa la STOA.

Sulla questione QDSA & CO. ci sarebbe da aprire un capitolo dedicato, ma non è questo il momento per farlo. La cosa che tuttavia devi domandarti è se eri già al corrente di cosa sono la STOA e il QDSA oppure se è la prima volta che li senti menzionare. Se fosse giusta la seconda ipotesi, hai un problema quindi è meglio se corri ai ripari per evitare di ricevere contestazioni per aver realizzato un impianto contestabile.

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  • È stato completamente sostituito e ristrutturato il capitolo 41, che parla della protezione contro i contatti diretti e indiretti.
    È stato inserito il discorso di Basic Protection e Fault Protection.
    A questo proposito ti ricordo che se fai parte del Circolo Elettricisti illuminati hai a disposizione in anteprima il mio nuovo libro Non aprite quella 503.


Nel capitolo “contatti diretti e indiretti” di questo libro, più precisamente nel paragrafo “Basic e fault: non tutti i contatti sono uguali!”, avevo già indicato quello che è stato trattato ora con la nona edizione della norma.
Il bello è che il libro l’ho scritto più di un anno fa! Facendo parte del CEI avevo previsto quello che sarebbe stato inserito nella successiva edizione della norma CEI 64-8 e quindi alcuni termini li avevo già aggiornati.

Chi fa parte del Circolo riceve sempre in anteprima le novità normative, proprio come in questo caso. Se poi mi darai una mano quando ti chiederò supporto per le inchieste pubbliche, insieme miglioreremo piano piano molti altri dettagli delle varie normative.

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Tornando al capitolo 41, parto col dirti che è stato modificato buona parte del discorso della resistenza di terra.
Ti ricordo che nei sistemi TT devi realizzare un impianto di terra avendo la certezza che la sua resistenza sia coordinata con gli interruttori differenziali che hai installato.

Diversamente rischi che l’utente ci resti secco.
La modifica normativa consiste nel chiamare la resistenza di terra “Ra” e non più “Re” ma, soprattutto, con la differente terminologia è cambiato radicalmente il concetto.

Con la nuova norma, infatti, ti viene chiesto di verificare anche la resistenza dei conduttori e non solo quella dell’impianto di terra vero e proprio. In sostanza, se prima era sufficiente misurare la resistenza del dispersore di terra, ora devi aggiungere anche quella dei cavi collegati a tale impianto.

Questo perché la legge di ohm, come saprai, stabilisce che la corrente in transito su una resistenza genera una tensione. Se non tieni in considerazione la resistenza dei conduttori, anche se è abbastanza bassa, puoi trovarti con un valore di Ra non idoneo a proteggere le persone. Per questo, è stato inserito anche questo nuovo concetto.

Se hai uno strumento che esegue la misura della resistenza di terra solo sul dispersore senza tenere in considerazione i cavi di collegamento, diventa assai difficile fare la misura.

Questo discorso va sviscerato in modo più approfondito. Diciamo che, con tutta probabilità, anche se non lo sai, hai già lo strumento di misura idoneo a fare la prova della resistenza di terra in conformità a quanto indicato nella nuova norma CEI 64-8. Ad ogni modo, se stai valutando l’acquisto di un nuovo strumento, devi essere certo di non buttare soldi in uno che non fa ciò che ti prescrive la norma.

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  • È stato modificato l’allegato B al capitolo 41 riguardante la protezione mediante ostacoli e distanziamento rispetto alle parti attive in tensione. Ma non solo, in certi casi è stata anche modificata la protezione mediante isolamento doppio o rinforzato (sezione 412).
     
  • È stata inoltre modificata la protezione mediante separazione elettrica.

Se mi segui già da un po’ e sai di cosa stiamo parlando quando menzioniamo la separazione elettrica, ti ricorderai anche che ho sempre detto di garantire una lunghezza massima dei cavi a valle del trasformatore che usi per la separazione.

Nella nona edizione della norma è scritto “dovrebbe essere garantita”, quindi non è più imposta una lunghezza massima ma è solo un consiglio. Tranquillo perché io continuerò a suggerirti di fare tutto ciò che può evitarti beghe e contestazioni in modo che tu possa sempre stare dalla parte del sicuro.

È inoltre modificata la protezione mediante bassissima tensione di sicurezza ovvero la SELV (sezione 414) e per ultimo è stata modificata relativamente alla protezione addizionale.

Insomma, ci sono veramente tante modifiche da guardare che in parte stravolgono quello che eri abituato a fare e che non posso trattare con un semplice articolo.

Tranquillo, non dovrai studiare pagine e pagine di indicazioni scritte in normatichese.

Sono qui apposta per studiare al posto tuo e raccontarti in poche e semplici parole ciò che cambia da oggi in poi.

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Non devi temere i cambiamenti della nuova norma, ma li devi sfruttare a tuo vantaggio per farti trovare pronto all’evoluzione tecnico-normativa!

Quante ore impiegheresti per studiare da solo tutti questi concetti e soprattutto sei certo che potresti comprendere subito al volo il difficile normatichese?


Se la tua risposta è no allora ho la soluzione per te: il WORKSHOP sulla nuova 64-8, nona edizione!

Si tratta della registrazione di un intero workshop di circa 16 ore, durante il quale abbiamo spulciato una per una tutte le modifiche apportate dalla nuova norma.

Visionandolo non avrai più dubbi e saprai dominare la nuova CEI 64-8!

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