La LUNGHEZZA conta ma non nella PORTATA di un CAVO

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La medaglia del giorno di migliore elettricista va a …. Simone!!! A questo punto elettricista per modo di dire ?

Simone ha lasciato un commento nel nostro canale YouTube sostenendo che la lunghezza del cavo influisce sulla portata.

Siccome qui non siamo al bar a chiacchierare, dobbiamo dire le cose come stanno e fare chiarezza in merito.

Quindi, figura di merda di Simone a parte, iniziamo con un concetto di base che ci servirà per sfatare questo mito.

 

La portata di un cavo elettrico rappresenta la quantità massima di corrente che il cavo può trasportare senza che si scaldi ad una temperatura tale da danneggiare l’isolante.

Purtroppo molti elettricisti, come Simone, sono convinti che la lunghezza del cavo possa influenzare la sua portata: non è così!!!

 

Un cavo lungo un metro o un cavo lungo un chilometro, hanno la medesima portata.

Ovviamente a patto che siano posati nelle stesse condizioni.

Ripeto il concetto per tutti coloro che sono increduli e non si danno pace per l’affermazione appena letta:

la portata di un cavo non dipende dalla sua lunghezza

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Attenzione!

Capiamoci bene, la lunghezza del cavo non è tuttavia un aspetto da trascurare, in quanto ci sono altri parametri direttamente proporzionali ad essa.

Infatti, maggiore è la lunghezza di un cavo e maggiore sarà la sua resistenza. Ne consegue che, a parità di ogni altra condizione, maggiore è la lunghezza del cavo e maggiori saranno la caduta di tensione e la perdita di potenza.
 

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A proposito di caduta di tensione, ricorda che questa influenza i carichi collegati, perché se anzichè venire alimentati a 230 V vengono alimentati solo a 210 V, è ovvio che il rendimento sarà diverso.

Anche la perdita di potenza non è da meno, in quanto agisce direttamente sul portafogli. Questo perchè l’energia dissipata sui cavi influisce anche sulla bolletta, concetto che l’utente finale solitamente ignora.

E qui puoi giocarti la carta dell’elettricista che ne sa a pacchi, facendo capire in parole povere questo concetto al tuo cliente finale.


Cosa puoi fare quindi per evitare problemi di efficienza dovuti alla caduta di tensione e alla perdita di potenza?

Innanzitutto, devi scegliere la giusta sezione del cavo in base alle esigenze di quel particolare sistema elettrico e alle condizioni di posa del cavo. Questo per garantire sicurezza, affidabilità e risparmio dei costi di gestione.


Inoltre, è importante prestare attenzione al tipo di isolante del cavo elettrico. Gli isolanti, ovvero i materiali che rivestono il cavo elettrico e proteggono il conduttore, possono degradarsi sensibilmente in caso di temperature elevate.


Possono perdere le loro proprietà isolanti o addirittura incendiarsi in caso di temperature troppo elevate. La temperatura massima che riescono a sopportare dipende dal tipo di isolante utilizzato. Ad esempio, alcuni isolanti possono resistere fino a 70 gradi, mentre altri possono sopportare temperature più elevate, arrivando addirittura a 90 gradi. Oltre tali temperature si inizia ad avvenire il degrado precoce dell’isolante.

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Ricapitoliamo velocemente i concetti.

La portata di un cavo dipende:

  • Dal materiale conduttore (ad esempio rame o alluminio)
  • Dalla sezione del cavo
  • Dal tipo di isolante (ad esempio PVC e EPR)
  • Dalla temperatura ambiente
  • Dal tipo di posa

La lunghezza del cavo non è un fattore che influisce sulla sua portata, ma si ripercuote sulle prestazioni del sistema elettrico in termini di efficienza a causa della caduta di tensione e della perdita di potenza.

Per evitare caduta di tensione e perdita di potenza dovrai scegliere la giusta sezione del cavo e il giusto tipo di isolante in base alle esigenze di quell’impianto e alle eventuali prescrizioni normative.

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